Tra le cose imparate in tanti anni di marketing e azienda, ce n’è una che mi piace in modo particolare, perché la trovo utile e applicabile a tutti gli aspetti della mia vita. E perché non alla scrittura? Sto parlando del concetto di obiettivi SMART, anzi, S.M.A.R.T., che sicuramente avete già incontrato in mille e un articolo in giro per il Web. Perché lo tiro fuori qui, in un blog per scrittori, all’alba del 29 luglio, in una Milano sopravvissuta a Caronte ma ancora boccheggiante per il caldo?
Ve lo spiego tra un attimo. Prima facciamo un piccolo ripasso del significato dell’acronimo S.M.A.R.T. .
Come sapete, smart in inglese significa intelligente, brillante, però anche pratico, azzeccato, funzionante, furbo, dritto al punto. A cosa serve applicare il concetto di SMART agli obiettivi? Semplice: ad aumentare vertiginosamente le probabilità di riuscita. A rendere quegli obiettivi raggiungibili e a garantirci il successo. Vediamo il perché analizzando ogni voce dell’acronimo.
S sta per Specific
In italiano, specifico. Significa che un obiettivo deve essere identificato nel modo più chiaro che sia possibile. Per fare un esempio classico e… scrittorio: “Scrivere un libro” non è un obiettivo specifico. “Scrivere cinque pagine di sinossi operativa del romanzo che ho in mente dall’adolescenza” è un obiettivo specifico.
M sta per Measurable
Misurabile. Devo poter dire, senza ombra di dubbio, se e quando il mio obiettivo è raggiunto. In questo caso è facile, no? Sarà raggiunto quando avrò in mano la mia sinossi. Questo – a differenza, per esempio, di un dimagrimento – non è un obiettivo misurabile un tanto al chilo, quindi mi sarà utile “spezzarlo” in obiettivi intermedi e tenere traccia dei miei progressi su un calendario. Questo mi servirà:
- Per organizzare i miei sforzi. Per esempio: posso cominciare a buttare giù degli schemi con i personaggi principali e il loro arco, il conflitto centrale, i punti di trama della mia storia. Posso stabilire che ogni settimana approfondirò uno di questi aspetti e avrò una prima idea di quanti ci metterò a terminare la mia sinossi.
- Per misurare la mia progressione. Se dopo tre mesi sono ancora arenato all’arco del personaggio principale, forse non ho ancora capito cosa vuole il mio protagonista. Potrei dover lavorare sul conflitto o, purtroppo, lasciar perdere perché mi sono reso conto che l’idea così com’è non è sufficiente a sostenere la storia.
- Per tarare l’obiettivo. Potrei accorgermi, per esempio, che l’ambientazione della mia storia è complessa e devo fare alcune ricerche per completare la trama; forse mi devo accontentare di una progressione più lenta.
A sta per Achievable o Attainable
In italiano, raggiungibile. Ogni buon commerciale sa che l’obiettivo deve essere “tirato ma fattibile”. Un obiettivo troppo basso spesso viene preso sottogamba e, in sostanza, non serve a nulla. Un obiettivo impossibile da raggiungere viene presto abbandonato, a meno che non si sia genuinamente masochisti. Di nuovo, non serve a nulla. Scrivere la sinossi del mio romanzo non solo è fattibile, ma sarà un genuino passo avanti. Un obiettivo raggiungibile ha reso raggiungibile anche l’altro.
R sta per Relevant
In italiano, significativo. Deve trattarsi di qualcosa di veramente importante. Qualcosa che, se raggiunto, mi cambi in meglio la vita. Devo avere, in altre parole, una motivazione sufficientemente forte a sostenermi nel conseguimento di quell’obiettivo. M’interessa davvero il romanzo che dorme nel cassetto? Se sì, posso procedere con il mio piano di battaglia. Se no, posso decidere tranquillamente di lasciar perdere una volta per tutte. Perlomeno, non ci sarà più qualcosa di “incompiuto” a risucchiare le mie energie, che mi serviranno per raggiungere altri obiettivi più significativi.
T sta per Time-related
C’è una bella frase che gira sul Web: la si trova in varie versioni ed attribuita al mondo intero, da Antoine de Saint-Exupery a Gandhi a me. Suona più o meno così: un obiettivo senza un piano d’azione resta un sogno. E un piano d’azione senza una data di scadenza non va da nessuna parte. Significa, in poche parole, che quello che non viene segnato su un calendario, che non ha una scadenza, che non viene programmato passo dopo passo, semplicemente non succede. È straordinariamente vero! Il solo fatto di scrivere i propri obiettivi su un pezzo di carta li rende realizzabili. Se poi dopo averli scritti ci mettiamo di fianco una data, siamo sulla strada giusta per il successo. Nel nostro caso, potremmo decidere che vogliamo terminare la nostra sinossi entro il *inserire data* perché dopo avremo altro da fare oppure vogliamo e dobbiamo, finalmente, passare alla fase di scrittura vera e propria.
Gli obiettivi S.M.A.R.T. aiutano gli scrittori
Non c’è bisogno di spiegare che gli obiettivi S.M.A.R.T. sono una gran bella trovata per gli scrittori, vero? Facciamo un altro esempio pratico: perché il mondo intero impazzisce per il National Novel Writing Month?
Perché gli obiettivi funzionano, come diceva qualche giorno fa Alessia su Facebook. Perché il NaNo ti costringe a correre per un obiettivo, con una scadenza precisa, una seria suddivisione in tappe intermedie, un sistema di sostegno e una ricompensa finale. Se aggiungiamo a tutto questo la compagnia di un esercito di altri pazzoidi con la stessa tua passione, che corrono insieme a te, gli ingredienti del successo ci sono tutti. E tutti gli elementi S.M.A.R.T. sono presenti.
S.M.A.R.T your Future
Rubo questa frase ad Angela, che l’ha create dopo l’ultimo incontro del nostro gruppo di scrittura, e vi svelo la ragione per la quale proprio oggi, 29 luglio 2015, vi parlo di obiettivi. Proprio quando stiamo per andare in vacanza, e il pensiero corre più al classico binomio palma + Mojito che a calendari, schemi e pianificazioni. Ma certo, perché non so voi, ma per me una volta l’anno si verifica questa straordinaria coincidenza: che a settembre tutto ricomincia, e che ad agosto, durante le meritate ferie, siamo liberi di riflettere con calma e stabilire, finalmente, i nostri veri obiettivi S.M.A.R.T. .
Possiamo applicare questo metodo di pianificazione sia al periodo di ferie in sé e per sé che all’intero anno nuovo che bussa alle nostre porte. Per quanto riguarda me, ad esempio, so che ad agosto completerò – agli dei piacendo – la revisione di Cristallo e che plotterò una nuova storia. La nuova trama sarà perfezionata in ottobre, perché a novembre parteciperò di nuovo al NaNoWriMo, con l’obiettivo di scrivere le prime 50.000 parole. Mi porterò in vacanza anche qualche libro cartaceo da leggere, narrativa e manuali. Il Kindle strapieno neanche lo cito, quello è scontato!
Eh, sì: riposo non è sempre sinonimo di “fare un tubazzo”. Riposo, per me, significa poter fare le cose che amo.
S.M.A.R.T. your Summer
Eccoti qualche idea per la tua estate S.M.A.R.T da scrittore e/o lettore forte, quale sicuramente sei.
- Scegli un aspetto lacunoso della tua scrittura e studiati un manuale proprio su quello
- Leggi un libro ispirante sulla creatività*
- Studia il tuo blog e stabilisci tre migliorie da apportare. Sai quelle cose che dici “ma sì, lo farò quando avrò tempo”? Ecco, quelle lì. Perché non installare finalmente un modulo per la raccolta di indirizzi email, per esempio?
- Restituisci qualcosa. Come scrittore, dovresti sapere quanto fa piacere ricevere un riscontro su un proprio testo, anche negativo. Decidi di commentare gli articoli di un autore che segui o recensire un suo racconto.
- Stendi un piano marketing. Forse hai un libro finito e stai per darlo in pasto al mondo. Hai già idea di cosa fare per promuoverlo? Utilizza le vacanze per fare mente locale su un’attivita di promozione che ti sia congeniale.
- Leggi tre libri nel genere che stai scrivendo.
- Imponiti qualche giorno di riposo assoluto. Molla cellulare, PC, connessione Internet, e dedicati ad un’attività manuale che ti costringa a riposare la mente. Perché a volte neanche questo, riusciamo a fare, se non ci obblighiamo in qualche modo.
…e così avete capito che questo è l’ultimo post prima delle vacanze.
Può essere che io pubblichi qualcosa anche in agosto, ma sarà solo in base all’estro del momento. Ho bisogno di staccare da vincoli e scadenze e fare un po’ la selvaggia.
Che dire altro dire? Che vi auguro delle splendide vacanze e ci si rivede a settembre 🙂
E voi? Avete degli obiettivi S.M.A.R.T. per le vostre vacanze 2015?
* È da un pezzo che voglio creare una pagina con un elenco di libri belli e utili, su scrittura, creatività e marketing editoriale. Magari ad agosto finalmente ci riesco? Nel frattempo: un classico per creativi, se volete dargli una chance, è The War of Art di Steven Pressfield. La Serena che ha recensito sono io. È una delle mie letture estive 2014 e, nel mio caso, ne è valsa la pena.
Grazia Gironella dice
Stupendo! Non solo ho già in lista quasi tutti i punti che hai citato come obiettivi per l’estate, ma stavo per pubblicare sul blog un’immagine che contiene… la spiegazione dell’acronimo S.M.A.R.T.! Niente male come sintonia. 😀
Serena dice
Questa cosa è inquietante O_O ma bella! E ho tipo la sensazione che di sintonie ne scopriremo altre 😉
Marco Amato dice
Caspiterina… Adesso capisco perché tutti mi danno del folle visionario (o era visionario folle… mumble, scegli tu). Io anziché applicare il metodo S.M.A.R.T. applicavo il metodo S.C.A.R.S.(o). 😀
Va beh, prendo i nuovi appunti e rimedio. 😉
Serena dice
Eccolo qua, il solito ribelle 😛
Marco Amato dice
Eh avrei avuto bisogno di un cilindro da mago per contenere l’intero papello che avrei voluto enucleare. Ma in coscienza non potevo, giuro vostro onore, infliggerti una tale pena in principio delle vacanze. 😀
Quindi ho preso e messo nel taschino il buono dello SMART e a te un buon relax vacanziero. 😉
Serena dice
Uff, ma che ti fai pregare? Mandamelo il papello, dai! Al limite lo leggo sotto l’ombrellone 😀
Marco amato dice
Che tattica subdola, mi aizzi a far papelli. 😀
Beh un articolo Smart come questo è prezioso non solo per quel che dici, ma per quel che traspare dalla luce della mia esperienza.
In questo periodo davanti agli occhi mi stanno danzando nuovi risvolti e potenzialità inaspettate sul self publishing, editoria, piattaforme. Tutto ciò è spaventoso per le possibilità ma meravigliosamente eccitante. Devo cercare di plasmare il tutto in qualcosa di coerente.
Nel film Gli Intoccabili di Brian De Palma, c’è una scena esemplare quando si sfiorano il boss Robert De Niro e il temerario agente Kevin Costner. Il boss Al Capone dice in faccia all’agente Eliot Ness: “Tu sei chiacchiere e distintivo.”
A volte le chiacchiere raminghe non servono, occorre fare.
Quindi niente papelli. 😉
Serena dice
Film indimenticabile… quella frase ha segnato un’epoca!
Va bene, allora niente papelli. Resterò in paziente attesa dei fatti 🙂
Alessia Savi dice
Io ho deciso che agosto sarà il mese delle letture. Letture narrative sopratutto, ma non dimentico la parte tecnica (se ti interessano i consigli letterari self, ho fatto la lista di quello che leggerò e di quello che suggerisco sul blog). Non leggerò libri sul genere che sto scrivendo, però. Ho un libro sull’editing che devo studiare accuratamente, è una parte in cui sono carente e non voglio uccidere i miei beta reader per le prossime cose che gli rifilerò (la mia lacuna). Le migliorie per il blog sono già in lista da un po’, ci lavoro nei momenti morti che mi ritrovo durante il tragitto casa-lavoro. Per quanto riguarda il piano marketing, anche qui un po’ di libri di poche pagine, tra cui uno sul business plan. E poi mi darò all’editing.
Fermo restando che sono già in difficoltà sulla sinossi, la sinossi operativa sono quelle mille pagine proposte da Ingermann sul Fiocco di Neve? (Per me è un NO, quel metodo, almeno per una bella parte della sua struttura. Altre sono utilissime).
E come sempre, i tuoi post mi ispirano un sacco: grazie <3
Serena dice
Voglio subito il titolo del libro sull’editing 😛
Quanto al tuo blog, uno dei miei obiettivi è recuperare le letture che mi mancano, per cui mi leggerò anche la lista dei consigli letterari.
Migliorie: ce n’è una che mi interessa in modo particolare, come sai 🙂 così ti leggerei più comodamente e anche in giro per il mondo.
E voglio anche i libri sul piano marketing!
La sinossi operativa non è quella di Randy che secondo me è fin troppo dettagliata. Il concetto però più o meno corrisponde.
Alessia Savi dice
Allora poi ci spiegherai cos’è e quanti tipi di sinossi ci sono?
Il libro sull’editing credo tu l’abbia letto, in realtà. Si tratta di “Self-editing for fictions writers” ed è grandioso. E’ di Renni Browne e Dave King. ll libercolo sul piano marketing l’ho letto ieri sera e mi ha delusa a morte, per cui non te lo consiglio. Gli altri sono Autore 2.0 di Joanna Penn e alcune dispense universitaria di lingua italiana (che dubito di incastrare nel mio agosto di relax, diciamolo).
La miglioria che mi hai chiesto è in lista, tranquilla! Una mezza giornata e il blog torna bello bellissimo per te online più snello che mai!
Chiara (Appunti a Margine) dice
Belli i tuoi suggerimenti!
Leggo anche fin troppo, però le migliorie al blog e un bel manuale mi farebbero comodo: so qual è il punto debole del romanzo in cantiere, ma posso lavorarci su.
D’accordissimo per gli obiettivi SMART: pur senza conoscere questo principio, era qualcosa di cui stavo già tenendo traccia. Ho l’abitudine di annotare i miei obiettivi da sette anni. A volte me ne dimenticavo, per poi ritrovare i foglietti a distanza di anni e accorgersi che si erano realizzati lo stesso.
A volte la mente si muove da sola verso la propria meta, senza sforzi eccessivi.
Chiara (Appunti a Margine) dice
P.s. Buone vacanze! 🙂
Serena dice
Esatto 🙂 È anche per questo che gli obiettivi vanno scritti, perché per il cervello diventano “veri” e poi tutto si muove di conseguenza in quella direzione.
Anch’io scrivo gli obiettivi, e da quando uso il GTD – tre anni – pure in modo piuttosto dettagliato.
Indovina un po’? Ci scriverò su un post XD
Buone vacanze e buon riposo!
animadicarta dice
Insomma, ci dai i compiti per le vacanze? 🙂
Io ho appena realizzato di avere bisogno di staccare la spina, quindi sarà questo il mio obiettivo a breve termine.
In realtà in questo periodo di progetti ne ho parecchi (forse anche troppi), per cui capitano proprio a fagiolo i tuoi consigli per organizzarmi, soprattutto quello di darmi delle date di scadenza per le varie tappe, altrimenti rischio di affogare tra le mille cose in corso, senza portare a termine niente.
Buone vacanze e buona revisione!
Serena dice
Grazie cara. Non vedo l’ora di leggere il frutto delle tue ricerche sul SP.
Non ricordo se tu leggi o ascolti l’inglese, ma se sì e non sei troppo fusa, vai qui e ascolta gli episodi 49-50-51. Sono imbottiti di cose che secondo me troverai interessanti.
Buon riposo, allora 🙂
animadicarta dice
Io faccio a pugni con l’inglese. E infatti adoro le tue traduzioni di articoli 🙂
Comunque, farò uno sforzo per capirci qualcosa, perché sono curiosa… Grazie per il consiglio e di nuovo buone vacanze!
Serena dice
Lascia stare, va… Ci penso io 😉
animadicarta dice
Wow grazieeee 😀
Daniele dice
Poi magari in un prossimo post ci spieghi che cosa è la sinossi operativa 😀
Tutte cose condivisibili, più o meno. Non sono per niente d’accordo sul fatto che basti scrivere i propri obiettivi su un foglio per renderli realizzabili.
Hai messo l’asterisco dopo creatività… ma non trovo la nota 🙂
Migliorie al blog: come sai, ci sto lavorando, per colpa… ehm, grazie a te e ad Alessia che m’avete contestato le sezioni ebook e racconti 😀
Piano di marketing: steso, per qualcosa di cui parlerò più in là.
Libri: fatto, già letti 3, ma ne leggerò ancora.
Riposo mentale: concordo al 100%.
Serena dice
La sinossi operativa è quella che serve da canovaccio per la stesura del romanzo. Contiene tutto, è un “tell, don’t show” e non ha pretese di bellezza o di vendibilità, ma solo di praticità. Non ha niente, o poco, a che vedere con la sinossi commerciale, quella che serve a vendere il libro.
Beh, dai, non prendermi alla lettera! Se bastasse scrivere le cose per farle accadere, sarebbe magia, e io ti starei scrivendo dalla mia baita ai piedi del Gran Paradiso, con un pile addosso per difendermi dal freddo… Invece che dalla provincia di Milano mentre schiatto di caldo o_O Però se lo trovo inserirò il link a uno studio fatto su un gruppo di studenti universitari: dieci anni dopo, qusi tutti quelli che si erano scritti i propri obiettivi esistenziali li avevano realizzati, mentre gli altri no.
Migliorie al blog non vedo l’ora di vedere tutto 😀
Asterisco orfano sistemato!
Piano di marketing: non puoi condividerne almeno una parte? Io sto completando il mio e un esempio made in Italy mi farebbe molto piacere 🙂
Tu quando chiudi bottega? Ma la chiudi, poi?
Daniele dice
Allora la sinossa operativa è quello che avevo iniziato a scrivere per un fantasy, K., che per ora è di 3 pagine fitte e non ancora finita.
Piano di marketing: no, ne parlerò appena posso, ma non ora ché è presto 🙂
Io non chiudo bottega, ho già i post scritti e programmati fino agli inizi di ottobre 😛
Seme Nero dice
Mi fischiano le orecchie a leggere i suggerimenti, è un caso?
Serena dice
Mi sa che oggi nella blogosfera era tutto un fischio 😛
sandra dice
Buone vacanze!
Il mio obiettivo smart, in considerazione che buona parte delle vacanze le ho già fatte, è godersi la città, e nelle sere casalinghe, piuttosto che cedere ai blog non aggiornati, ovvero perdere tempo, affondare il coltello nel nuovo romanzo e trovare la linea narrativa giusta per la parte nel presente, quella nel passato è abbastanza definita. Evitare di abbuffarmi di carboidrati e mangiare tanti gelati.
Bacione
Serena dice
Grazie 😀 e buona permanenza in città! Volevo solo farti notare che “Evitare di abbuffarmi di carboidrati” e “mangiare tanti gelati” sono due obiettivi leggermente incompatibili XDDDD