Pare che sia successo davvero. Il libro esiste, l’ho anche avuto tra le mani nella sua primissima versione cartacea. Se vado su Amazon lo vedo lì, con il mio nome sopra. E quella della foto, sulla quarta, sono proprio io. Ostrega!
Come dicevo in privato a un nostro comune amico, la blogosfera mi è mancata e, adesso che Buck è finalmente uscito, io posso tornare a cazzegg… ehm, a parlare di scrittura con qualcuno che capisce quello che sto dicendo ^^
Vi racconto com’è andata, anche perché me l’hanno chiesto, e lo farò con l’aiuto delle 5 W e di Sergio Leone.
Chi?
Beh, io, ma mica da sola! Il mio team di pubblicazione per “Buck” era formato da quattro lettori beta e da Marco che ha fatto tutto il resto XD .
Scherzi a parte: Marco è il creatore della cover e si è occupato della prima impaginazione del cartaceo. Lui usa Scrivener versione Mac, ancora più potente della versione PC, e senza di lui non avrei mai pubblicato entro la scadenza che mi ero prefissa. L’ho ringraziato all’inizio del libro, lo ringrazio anche qui dal profondo del cuore, e voi non sapete quanto è stato importante di me rispettare quella data.
La versione ebook invece l’ho fatta io, in tipo venti minuti. Anche questo però è stato possibile grazie alla potenza di Scrivener e a San Marco Grafico, che ha fornito non solo la copertina per il cartaceo ma anche quella per Kindle.
Chi altro?
Un editore, dite?
Nah. Non ci ho pensato nemmeno cinque minuti. Poi per l’amor di dio, se un domani piovesse dal cielo un contratto interessante, perché no. Ma sapete tutti come la penso, quindi è inutile ripetermi.
Cosa?
“Buck” è la storia di un giovane lupo e del suo padrone adolescente, nel pieno del passaggio alla vita adulta. Il genere principale, quindi, è il romanzo di formazione. Mi sono divertita un sacco, a scriverlo, perché amo da sempre – e con una certa visceralità – i lupi, i boschi e la montagna. Anche se vivo in città con due gatte antipatiche.
Poi c’è una storia d’amore (non corrisposto, quindi se cercate un romance lasciate stare), un po’ di Viaggio dell’Eroe, un po’ di soprannaturale solo accennato.
E sì, se tutto va bene è il primo libro di una serie.
Quando?
Modestia a parte ho fatto un mezzo miracolo: con la gestione del tempo me la cavo discretamente. Ve lo può confermare il mio AP (cavolo è un AP? Poi ve lo racconto), che può testimoniare la crescita del manoscritto, i conteggi delle parole, i fogli Excel con date, tappe, formule e tutto quanto. Il signore mi ha anche detto che forse ho un Disturbo Ossessivo Compulsivo, ma gli voglio bene lo stesso.
Come ho trovato il tempo extra necessario per l’ultimo sprint? Facile: sparendo dalla circolazione e dormendo molto, molto poco. Non fate come me, non è salutare. Guardate come mi sono ridotta io:
Ho avuto in mano le due copie di prova il 23, appena in tempo per la mia scadenza, che era il 24 giugno. Causa quarta rilettura e correzione, la versione Kindle è andata online il 2 luglio e quella cartacea definitiva il 4 luglio notte. Che poi definitiva non è, perché ci sono ancora refusi – non vi dico il fastidio – e quindi farò un prima revisione (e nuovo upload) non questa domenica ma la prossima. Questo è il bello di poter controllare la produzione fisica del proprio libro!
Comunque, prima di premere Publish c’è una serie di controlli da fare: Amazon ti stimola a non pubblicare ciofeche, anche se poi alla fine la scelta spetta tutta alla serietà dell’autore. E spesso lì casca l’asino, perché la tentazione di premere il tastino e porre fine all’agonia è fortissima.
Dove?
Per precisa scelta commerciale, al momento “Buck” è solo su Amazon, in KDP e KU, in formato Kindle e cartaceo, paperback.
Perché?
Ci sono due perché, uno tecnico relativo alla narrazione, e un perché del cuore.
Il perché tecnico è che “Cristallo” aveva almeno due problemi: soffriva di un eccesso di backstory e di una carenza di Heath, il protagonista maschile. Problemi confermati sia dalla mia perfida editor Erica Baldaro che da un paio di lettori beta, molto rilevanti perché rientrano nel mio target ideale. “Buck” utilizza molto di ciò che, in “Cristallo”, era troppo, e risolve una buona parte dei problemi di cui sopra.
Il perché del cuore è che dovevo fare un regalo di compleanno. E questo è stato il motivo più forte, il vero motore di tutta la faccenda.
Il Buono
Posso godermi questi trenta secondi di felicità? 😀
Il Brutto
I refusi, ca**o. Non finiscono mai. Lo so che ci sono sempre e bla bla bla, ma mi danno un fastidio pazzesco. Doveste mai trovarne, per favore scrivetemi. Voglio arrivare alla perfezione.
Il Cattivo
Il marketing si poteva fare meglio. Ma la cosa non mi preoccupa più di tanto, per due ragioni: la prima è che avevo altre priorità, la seconda che, con un solo libro pubblicato, non vale la pena di angosciarsi troppo per lanci e compagnia cantante, soprattutto per chi scrive narrativa.
E il Bello?
Quello deve ancora venire 🙂
Un bacione a tutti voi, che siete la mia famiglia online. Se avete curiosità chiedete, io sono qui.
Grazia Gironella dice
Ancora congratulazioni! Ho comprato il libro in cartaceo ieri, e ora lo aspetto. Sarà un piacere leggerti. Intanto buona estate! 🙂
Serena dice
Grazie ❤ È bello leggerti, Grazia. Buona estate anche a te… E non vedo l’ora di sapere se ti è piaciuto. La verità vera verissima. Un bacione!
Marco dice
Sbaglio, o pubblicare un tuo lavoro di narrativa era uno dei tuoi obiettivi per il 2016? Visto, donna di poca fede? Ce l’hai fatta! 🙂
Serena dice
Esatto Pensa, adesso sto puntando a 2 entro il 2016! Grazie di essere passato, Marco. Tante cose belle per la tua pausa estiva… Ci si legge 😉
Maria Teresa Steri dice
Tantissimi complimenti Serena! Sono davvero contenta per questo tuo traguardo e auguro tanto successo al tuo Buck (accidenti, anche io ero rimasta a Cristallo, mi hai colta alla sprovvista!!).
Riguardo alla stanchezza e allo stress… quanto ti capisco. Ricordo di essermi ridotta anche io proprio male in quegli ultimi giorni, pure se non avevo una scadenza precisa. E’ un lavoraccio tra correzioni e faccende burocratiche, ma pure se stanca si vede che sei soddisfatta 🙂
Serena dice
Grazie Maria Teresa! Sì, per adesso viaggio ancora su una nuvoletta ^^ Poi toccherò terra di nuovo, ma per adesso mi godo il momento.
Adesso vado a farmi un giro sul tuo blog. Un bacione!
Andrea Cabassi dice
Congratulazioni e spero potrai dormire un po’ di più 😀
Serena dice
Grazie mille, Andrea! Lo spero anch’io 😀
marianna montenero dice
Complimentissimi! Lupo, boschi, montagna… è mio! Condivido tutte le difficoltà della “lotta” quotidiana per la scrittura… in bocca al lupo, in bocca a Buck!
Serena dice
Ciao cara, che bello rileggerti qui!
Non per fare scambio di complimenti, ma mi sono letta la premessa del tuo romanzo e anche il tuo mi intriga da morire *-*
Teniamoci in contatto e facciamoci forza 😀
Grazie, spero di rileggerti presto!
marianna montenero dice
Grazie! Troppo buona. Ho poco tempo per condividere, ma il piacere di farlo c’è. A presto dunque!
Lisa dice
Complimenti e in bocca al lupo!
Comunque sono d’accordo, l’unico modo per non demordere è rinunciare alla vita sociale e al sonno! 😀
Serena dice
Ciao bella 😀
Sarebbe bello essere regolari e portarsi avanti un po’ ogni giorno, dandosi un appuntamento quotidiano con la scrittura. Ma per la conclusione serve un’energia particolare, non c’è niente da fare. Un’energia che comporta delle rinunce.
Complimenti anche a te. Io faccio il tifo e non vedo l’ora di leggerti, fino ad ora ogni tuo pezzo mi è piaciuto un sacco.
Alessia Savi dice
E finalmente sei tornata!! <3
Credevo stessi impazzendo su "Cristallo", mi hai colta davvero alla sprovvista. E' stata una bella sorpresa vederti spuntare così, carica e con le occhiaie ma con il tuo bel sorriso raggiante e pieno di coraggio.
Finalmente sei fuori!
Si dice che dopo il primo, il resto sia una passeggiata… chissà se è vero.
Le rinunce ci sono: altrimenti che soddisfazione sarebbe, poi?
Serena dice
Ciao stellina! In un certo senso sì, ero sempre a impazzire su “Cristallo”, perché questa storia anche se autoconclusiva si può considerare un prequel dell’altra 🙂 Spero di riuscire a organizzarmi meglio per non ridurmi più così… anche se in realtà io, purtroppo, ammaestrata da anni di azienda, lavoro meglio sotto scadenza e sotto obiettivi. ARGH O___O
Grazie del tuo affetto, piccola, l’ho sempre sentito <3
Rosanna dice
Io il libro lo compro settimana prossima appena torno ad avere una connessione decente. Ma la vera domanda è: chi o cosa è AP?
🙂
Ps: brava, Serena!
Serena dice
AP significa “Accountability Partner”. Non so come si possa tradurre, “compagno per l’affidabilità reciproca” è tremendo. Comunque è un tizio o una tizia che sta facendo il tuo stesso percorso. E’ quello al quale dichiari le parole scritte e/o le pagine editate in una giornata, che ti sgrida se sei indietro e ti incoraggia se stai andando bene, e tu fai lo stesso con lui. Il mio AP è un losco figuro noto ai più, ma se vuole sarà lui a dichiararsi, io mantengo il segreto.
Grazie di tutto, tesoro <3
Marco Amato dice
Uff… quanti Marco omonimi esistono per fortuna, che poi pare che come il pepe ci sia sempre di mezzo io. 😀
Grande traguardo e ogni sforzo ne è valso la pena se l’obiettivo era il regalo per tu sai chi.
Adesso mi raccomando riposati e risana le occhiaie. XD
Ah già, tu non ti riposi mai… pare. 😉
Serena dice
Nah, il Marco Amato che conosco io è inconfondibile 😛 L’obiettivo principale è stato raggiunto <3 poi, come dicevo a Daniele, nei prossimi giorni vedrò di definire degli obiettivi commerciali, giusto per avere un punto di riferimento. Questa settimana mi sono riposata. Tra ieri e oggi mi sono scoperta a buttare giù la struttura del prossimo libro O_O anche se mi ero ripromessa di non toccare niente fino a settembre. Sono malata.
Daniele dice
Complimenti per il traguardo e auguri per il libro.
Ti ho già inviato un refuso 😀
Serena dice
Visto! …sicuro che non è una caccola di mosca sullo schermo del Kindle? XD Scherzo, l’ho trovato subito. Grazie sia per i complimenti che per gli auguri. Le aspettative sono piuttosto basse per varie ragioni. Nei prossimi giorni cercherò di definire degli obiettivi misurabili per i prossimi sei mesi. 🙂