Cari,
come state? Io ho lasciato la Sardegna sabato sera (tardi) e lunedì mattina (presto) ero al lavoro. Quindi in circa 36 ore sono passata
da qui
a qui
senza passare dal Via. Ho ancora qualche crisi di identità che curo con pane carasau e Nutella, ma nel complesso sto bene. Soprattutto sono contenta di ritrovare una connessione decente, la Furia Buia (che è rimasta a casa, a fare la guardia alla tastiera), e soprattutto voi :D.
Come sono state le vostre vacanze? Io ho tenuto le dita incrociate fino alla fine, ma ora posso dirlo: dio, che bella vacanza. Da tutti i punti di vista. Era un po’ che non capitava! Mi sono riempita gli occhi di bellezza fino a scoppiare, e adesso spero di riuscire a tenerla dentro per un po’ e a metterla nella cose che scrivo. È quello che cerco di fare sempre.
(A dire la verità, però, i paesaggi di Anna e compagni sono un po’ diversi. Assomigliano di più a questo qui sotto:)
Poco importa, sempre di bellezza si tratta. Sono stata fortunata. E non posso non pensare che per qualcuno l’estate, forse, non è stata altrettanto piacevole. La sfiga non va in vacanza, purtroppo, e i disastri del mondo nemmeno; è anche per questo che leggiamo e scriviamo storie. La settimana scorsa la mia amica Grazia ha pubblicato questa citazione di Diane Setterfield:
Non ce l’ho con gli amanti della realtà, quanto con la realtà stessa. Quale aiuto, quale consolazione viene dalla realtà, paragonata a una storia? Cosa te ne fai della realtà a mezzanotte, nel buio, quando nel camino il vento ruggisce come un orso? Quello che ti serve è il caldo conforto di una storia.
Non si può che essere d’accordo, vero? Ecco, io spero che in ciò che scrivo ci sia anche questo: un caldo conforto che raggiunga qualcuno che ne ha bisogno. Nelle mie storie parlo anche di cose tristi, non ce la faccio a scrivere solo unicorni e arcobaleni; però ci deve essere sempre un sole che sorge, alla fine di tutta la faccenda. E chi mi conosce da un po’ lo sa perfettamente 😉
È anche per questo che, lavorando alla revisione di Cristallo, ho inserito una piccola modifica. Piccola mica tanto, credo: la signora Silvestro non è affatto piccola. Veste una 46 abbondante e quando parla la si sente, oh se la si sente. Ha una voce profonda, con tonalità vicine a quelle maschili, leggermente gracchiante tipo fumatrice; di quelle voci che coprono le altre anche se non urlano. Quando si è presentata alla porta chiedendo di essere inserita nel cast, non ho potuto fare altro che accettare. Ha esordito dichiarando che era stufa di sentire le lagne di Anna e che non vedeva l’ora di strapazzarla un po’; il suo lavoro sarà, appunto, quello di ricordare ad Annina nostra che non è il caso di passare tutto il tempo a guardarsi l’ombelico. Potresti non accorgerti che stai per sbattere nel vero amore, per esempio, o in un Gratta-E-Vinci miliardario.
…e avrete capito un paio di cose: che, come molti scribacchini, soffro di allucinazioni. Quando vedo un personaggio lo vedo, nel senso letterale del termine. E che in queste tre settimane ho lavorato molto alla mia storia. Anche per questo sono stata così felice; per me scrivere fa parte della felicità.
Che si diceva? Ah, sì, gli auguri di Buon Anno! Ormai è chiaro che non sono l’unica a considerare il primo di settembre come il vero inizio di tutto quanto. Anche quest’anno, purtroppo, non è arrivata la lettera da Hogwarts,
quindi niente partenza dal binario 9 e 3/4. Ma ho fatto buoni propositi, in vacanza, primo fra tutti quelli di scrivere molto e sorridere di più, ed è un po’ come partire lo stesso per un viaggio. Se anche voi partite, per Hogwarts o per la destinazione dei vostri sogni, allora accettate il mio augurio. Divertitevi, tanto. Se avete una storia dentro scrivetela, e se no leggetene tante e di quelle belle. Iniziate qualcosa, che sia un centrino all’uncinetto o il blog a cui pensate da tanto tempo; lasciate stare la palestra ed iscrivetevi ad un corso di ballo, o anche di cucina, va bene lo stesso, e ‘fanBIP la dieta. È settembre, ricomincia tutto. Ricominciate a sognare 🙂