Voi perché scrivete?
Io per puro piacere (o bisogno) personale. L’ho sempre fatto, e da quando mi hanno regalato il primo diario segreto la scrittura è diventata quasi quotidiana. In seguito è stata tante cose, per esempio un modo di dare e ricevere sostegno (in qualche blog che ho tenuto in passato) ma anche puro divertimento, quando ho scritto il mio primissimo pezzo di narrativa. Era una fanfiction, un racconto che, inserendo un evento chiave, stravolgeva completamente il finale di una serie YA molto celebre.
Credo di non essere l’unica: tutti, qua attorno, scriviamo per piacere. Tutti tendiamo a scrivere quello che ci va in quel momento senza porci altri problemi. Ultimo tra tutti, quello della promozione. Non è una cosa immediata e intuitiva:un autore «medio», non necessariamente un principiante, penserà per prima cosa a finire il libro, non a come promuoverlo.
Non mi ha fatto molto piacere quando ho scoperto il consiglio numero uno degli autori di successo al loro se stesso degli inizi. Anche se, pensandoci, è ovvio. Lapalissiano, addirittura.
Cominciare per tempo la promozione.
Prima di scrivere il libro, pensate a come intendete promuoverlo. Mollate quello che state facendo e scrivete prima il vostro piano marketing!
Cominciate a costruire il vostro pubblico almeno sei mesi prima di pubblicare.
Procuratevi delle recensioni prima di pubblicare.
Cominciate la promozione in anticipo.
Noioso? Americano? Troppo commerciale?
Può essere. Ad un estremo abbiamo l’autore che decide consapevolmente in che genere o nicchia andare a scrivere in base al guadagno che ne può ricavare. All’altro estremo abbiamo l’autore – soprattutto dilettante – che, come me, scrive quello che gli va e punto. Probabilmente per chi vuole essere letto la giusta via sta nel mezzo.
La scelta di terminare il libro e poi pensare alla promozione comunque non è vincente, stando alle considerazioni di chi ha avuto successo. Il problema è che la promozione di un libro richiede molto tempo, perché si fonda su elementi che non si creano dall’oggi al domani: un brand, una piattaforma online, un lancio.
- Il brand, o detto all’italiana il “marchio”, si ha quando un certo nome genera un desiderio che provoca delle vendite. O, nel nostro caso, delle letture: a me basterebbero già quelle. Lo spiega molto bene Kristen Lamb nel suo articolo The Secret to a Powerful Author Brand . Avete un marchio quando a) il vostro nome come autore è conosciuto da un numero sufficiente di persone e b) suscita delle emozioni positive.
- La piattaforma online, della quale abbiamo già parlato qui, consiste in pratica nella vostra presenza in rete. Se vogliamo ridurla a tre elementi essenziali, essi sono: un sito web, i social media, una lista email. Per un autore che pensa alla pubblicazione indipendente la piattaforma è necessaria: se non c’è, non si esiste. Punto. Negli ultimi anni, la piattaforma si è resa indispensabile anche per gli autori pubblicati tradizionalmente. I margini risicati delle case editrici non permettono più delle campagne di marleting sufficienti a far emergere un libro in un mercato superaffollato.
- Il lancio è una serie di azioni promozionali programmate, che hanno l’obiettivo di attrarre l’attenzione di molti potenziali lettori su un certo libro in un dato momento, per garantire una base minima di accoglienza. Nessun libro dovrebbe mai essere uno sparo nel buio, pena l’insuccesso e l’oblio nel mare magnum della rete. L’avere qualche recensione pronta prima che il libro sia pubblicato rientra nel tema del lancio; per procurarsele ci si deve muovere per tempo, soprattutto se le si desidera oneste – e io personalmente lo do per scontato – e approfondite.
Che cosa è un piano marketing?
Il piano marketing è semplicemente questo: un elenco d’azioni inserite in un calendario, finalizzate alla costruzione di marchio, piattaforma e lancio. Quando si dovrebbe incominciare a pensarci? C’è chi dice sei mesi prima, chi addirittura un anno prima. Una sola cosa è certa: che non si fa in cinque minuti e richiede lavoro. Un lavoro che solo l’autore è in grado di fare.
Se leggete questo articolo e non avete ancora terminato il vostro libro siete fortunati: potete incominciare da subito a stendere un piano marketing e a metterlo in pratica.
Ma come si elabora un piano marketing? Lo vedremo, con qualche idea pratica, nel prossimo articolo. In questa sede non importa tanto cosa fare, quanto assimilare il concetto che:
Il successo raramente è casuale. Anzi, non lo è quasi mai.
Questo articolo fa parte della serie “81 consigli di Marketing Editoriale che funzionano” che ho introdotto e spiegato nel mio articolo del 30 settembre. Se desiderate consultare le fonti che cito e sapere in che modo ho elaborato gli argomenti, leggete il post introduttivo, dove trovate tutti i link.
monia74 dice
Come faccio a identificare un brand se sono esordiente e ho scritto uno/due libri? >.<
No, non pianifico in anticipo il tema che tratterò nel libro (certamente non sono in grado di farlo in base alle esigenze del mercato), e mi pare davvero strano iniziare a fare promozione su qualcosa che non esiste. Come sai come andrà a finire? Come sai che piega prenderà e se poi cambierà forma? 🙂
Serena dice
Direi che in parte ti ho risposto nell’altro commento, quello sul piano marketing. Qualcosa su cui lavorare ce l’hai sempre e comunque: te stessa! Se hai già qualcuno che ti segue, si può puntare a: 1) Aumentare il numero di questi qualcuno, postando regolarmente e interagendo su argomenti di loro interesse. 2) Tenerli al corrente sui tuoi lavori in corso 3) Appena hai in mano qualcosa di più concreto e vedi la fine, far conoscere in modo più diretto la storia cui stai lavorando. Ci vogliono mesi per fare l’editing, la copertina professionale, l’impaginazione e tutto quanto si deve fare. Si può fare molto prima che il libro sia pronto. Che poi io non lo faccia perché non ho tempo nemmeno di andare in bagno, è un altro discorso 😛
Ryo dice
Vero: i piccoli editori fanno quello che possono, ma la vera risposta è quella di cercare di essere i primi promotori di se stessi.
Sul mio sito del libro parlo giusto in occasione di presentazioni e poco più; bisogna sapersi vendere (in senso buono): far percepire ai lettori il proprio valore, la fortuna del/dei libri ne sarà una conseguenza.
Questo forse va in contrasto con l’idea di iniziare la promozione 6 mesi prima o un anno prima: la promozione del libro è solo uno dei vari aspetti del proprio branding
Serena dice
Secondo me non è per niente in contrasto con l’idea di cominciare prima. Serve tempo per costruire una relazione. Parlare del libro in sé può diventare noioso e autoreferenziale. Io credo che la prima cosa sia la relazione. Autentica
Daniele dice
Io ho cominciato a pensarci un paio di mesi prima dell’uscita, o forse poco più.
Riguardo al “marchio” (riprendiamoci le nostre parole), in un certo senso ci lavoro sopra da diversi anni.
La piattaforma online la conosci 😀
Per il lancio ho pensato a una serie di post che si è conclusa ieri.
Fare di più mi sembra di fare spam.
Serena dice
…potevi fare un po’ più di casino, tu E c’è un aspetto che non ti sei filato di pezza. Quando ti dirò cos’è, tu mi dirai “neanche morto”. Che faccio, te lo dico?
Daniele dice
Che casino ho combinato?
Dimmelo sì, e vediamo se hai ragione 😀
Serena dice
Allora, intanto ti ho risposto due volte all’altro commento O__O Sono fusa come una caramella… scusami. 🙁 No, nessun casino, ci mancherebbe. L’unica cosa, che avrei dato il libro in prelettura a qualcuno della tribù, o anche esterno, per avere qualche recensione abbastanza presto. Recensioni come il lettore le vuole, sia positive che negative; se si chiedono, poi si deve prendere tutto. Ma so come la pensi, quindi so anche che sto parlando al vento 😛 Però le recensioni contano anche loro, e impattano sugli algoritmi di Amazon. Sui quali non è bene fissarsi; ma se volessimo essere certi di non trascurare niente, bisognerebbe pensare anche a quelli. Te lo volevo scrivere già nella mail ma poi mi sono dimenticata.
E ora spara XD
Serena dice
Ma no, perché spam? Dipende sempre da come lo fai. Un conto alla rovescia con delle anticipazioni, un eventino su un social che ti piace, un’offerta speciale per gli iscritti alla tua lista con un bonus… Cose così. Se le fai con rispetto e buona educazione, che non sono proprio un tuo problema, perché spam?
La piattaforma e il marchio sono perfetti 😀 Secondo me potevi sfruttare di più la lista email, ecco. Poi alcune perplessità te le ho scritte in pvt e già sai 🙂
sandra dice
Con il primo romanzo ho iniziato subito dopo l’uscita, con gli altri invece ho pigiato un po’ il piede sull’accelleratore prima attraverso il blog, anche se, come sottolineato già da me e da altri, non sono tanto una donna-marketing. I primi passi li ho fatti mano nella mano con mia sorella che ha lavorato nel marketing per anni.
Con Ragione e pentimento devo dire l’ufficio stampa dell’editore ha il suo “perchè” e funziona benone.
I’m waiting for youuuuu
Serena dice
Tu hai una comunità vera di persone che seguono te prima ancora dei tuoi libri… In sostanza, sei una marketer naturale e talentuosa Ne abbiamo parlato già. I risultati si vedono. Quanto a noi… Occhio alla posta!
Serena dice
Ti ho risposto due volte. Per dirti quanto sono fusa… porta pazienza 🙁
Serena dice
Che cosa hai fatto con tua sorella? Dai, spara qualche idea anche per noi!
Comunque come ti dico sempre: magari qualche aspetto è migliorabile, ma tu sulla relazione sei bravissima, davvero.