Cari amici di blog, come state?
Spero che il mese di settembre vi abbia trovati freschi, riposati e pronti a ripartire per un nuovo anno di scrittura. Ho voglia di raccontarvi come mi sono preparata io, con un’agenda gigante e un sacco di aggeggi organizzativi, ma andremmo per le lunghe. Mi limito ad augurarvi Buon Anno come se fosse Capodanno… perché effettivamente settembre è un Capodanno!
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, però, vorrei segnalarvi che Silvia Algerino di lettorecreativo.it pubblica oggi 20 settembre un’intervista alla sottoscritta, il cui tema principale è il mio Buck. In occasione dell’intervista, c’è una sorpresa per i lettori: correte a leggere per scoprirla!
E veniamo al punto.
Settembre è un buon mese per creare la vostra presenza online.
Le statistiche dicono che miriadi di blog partono a settembre, ne è un esempio il celebre Penna Blu di Daniele Imperi che quest’anno ha festeggiato il sesto anno di attività. Pazienza se la stragrande maggioranza dei blog muore dopo il quarto post: non è il vostro caso, vero? Voi avete deciso di aprire un blog per “farvi conoscere come scrittori”, quindi avete tutte le intenzioni di durare a lungo. Almeno tanto quanto dura il vostro amore per la scrittura.
Proprio in merito alla creazione di un blog ho ricevuto, ad agosto, questo messaggio da un mio lettore.
Ciao Serena,
ti ho conosciuto da poco tramite un tuo post sul blog di pennablu. Innanzitutto complimenti per il tuo blog, lo leggo per farmi un’idea su cosa pensano altri autori del self-publishing. Volevo porti una domanda che potrà sembrarti stupida ma che in fondo cosi stupida non è. Leggo sempre che uno scrittore deve avere un blog che lo possa aiutare alla promozione del suo libro ma secondo te di che cosa deve parlare il blog? Nel senso che io vedo svariati blog di scrittori che parlano di scrittura ma che poi attirano solo altri scrittori. Io nel mio piccolo non mi sentirei in grado di parlare di scrittura, non ho ancora finito il mio primo manoscritto e ho solo xx anni. Quindi secondo te di che cosa si può parlare in un blog? Quali devono essere i contenuti giusti per attirare futuri lettori? Scusa se sono stato confusionario ma non ho ben afferrato il suggerimento di aprire un blog 🙂
Con tutti i problemi di connessione che ho avuto su in montagna, non ho potuto che digitare in fretta sul cellulare questa
Risposta
Ciao Xyz, domanda intelligente. Allora, dico “blog” per non dire “sito”. Le persone si spaventano se sentono la parola “sito”, e pensano di dover sborsare un sacco di soldi… E qualche volta è vero! Il blog invece lo puoi aprire in ogni caso anche con poca spesa. Ed è necessario. Perché devi avere un luogo in cui sei padrone in casa tua, e che faccia da “hub” per tutte le altre tue presenze online, mi riferisco soprattutto agli account sui social.
Questa è la risposta in breve. Poi si possono vendere libri anche senza blog, per carità, ma se nessuno sa chi sei, dovresti cominciare da un sito tuo. C’è anche il discorso dell’indicizzazione sui motori di ricerca, la raccolta delle email…
Se scrivi non-fiction e non apri un blog, ti fai molto molto male. Se scrivi fiction e non apri un blog, ti fai meno male ma ti complichi la vita.
Il discorso contenuti è complesso e adesso non faccio in tempo. Dipende anche molto dal genere in cui scrivi. Magari ci scrivo su un altro articolo. Cerca nel mio blog, intanto, sotto la categoria Autore 2.0 ci dovrebbe già essere qualcosa.
Scrivimi quando vuoi.
Caro G., non so se sono stata di grande aiuto. Temo di no. Ecco perché riprendo l’argomento, che merita di essere trattato in modo approfondito. E va integrato con altri elementi legati in generale alla presenza online. Per il momento ecco un elenco di
10 Cose da tenere presenti se sei uno scrittore e vuoi aprire un blog
- Il blog può anche essere un sito statico, purché mantenuto aggiornato con notizie su di voi e con le vostre pubblicazioni. Se ti piace di più, può anche essere un canale Youtube o un podcast!
- L’obiettivo è che, digitando il vostro nome o il titolo di un vostro libro su un motore di ricerca, il vostro potenziale lettore vi trovi. Senza scorrere fino alla 264° pagina di risultati.
- Non state ad ascoltare i “grandi esperti” che vi dicono il contrario: per chi scrive narrativa, il blog raramente conduce a vendite dirette…
- …ma deve comunque esserci da qualche parte, nel Web, una Landing Page per ogni vostro libro, e il vostro sito o blog è il posto più ovvio dove metterla. Per farla molto molto semplice, una landing page è una pagina web che contiene una descrizione del prodotto fatta a regola d’arte, e una sola possibilità di fare click. Indovinate un po’ dove? Su un link per acquistare.
- Sarebbe molto, molto meglio che foste proprietari del dominio del vostro blog. Questo è il minimo. L’ideale è che il blog sia anche self-hosted. In altre parole, che siate padroni della vostra casa online, e non dipendiate dagli umori di Blogger o di uno dei vari siti che ospitano gratuitamente i blog.
- No, no e no: avere una pagina Facebook non è lo stesso. Meno che meno avere un profilo FB personale! Perché non siete a casa vostra, siete a casa del signor Zuckerberg. Se vi butta fuori, perdete tutto e ha ancora ragione lui. In più, è lui a decidere cosa mostrare agli altri inquilini e cosa nascondere.
- L’ha detto il mio lettore, lo ripeto io: se parlate di scrittura, attirerete altri scrittori. Il che non è male, perché gli scrittori tra loro si leggono volentieri; anzi, posso dire per esperienza diretta che conoscere altri scrittori è stato uno degli aspetti più belli della mia esperienza online. Però voi volete anche dei lettori, giusto? E anche tanti, se possibile, giusto? Anch’io, ovvio. Rileggete questo post, e in più…
- …identificate i temi ricorrenti dei vostri libri. Parlate di quei temi nel vostro sito o blog. Ai vostri lettori interessano due cose: voi, gli autori, e i vostri argomenti. Parlate di quelli e i lettori vi troveranno. Google vi darà una mano. E piano piano costruirete l’unica cosa che, oggi, sembra funzionare per non trovarsi a scrivere nel vuoto: creare un legame con i vostri lettori.
- Parlate di cose che interessano i vostri lettori E anche voi. Se no a) vi sgamano subito, b) vi stufate e smettete di aggiornare. Un blog è una maratona, non uno sprint.
- Ultimo ma non meno importante: ricordate di piazzare nel blog un bel box per la raccolta degli indirizzi email, in alto a destra. Nel tempo, quelle mail si riveleranno la risorsa più preziosa a vostra disposizione.
Nelle prossime settimane, agli dei piacendo, condividerò con voi qualche altra Domanda & Risposta. Per il momento, aspetto di leggere che ne pensate voi, di questa faccenda del blog.
Vi ricordo ancora di andare a trovare Silvia Algerino su lettorecreativo.it: oltre all’intervista, c’è una sorpresa per voi!