Noi scribacchini abbiamo tutti delle fissazioni, giusto? Come ben sapete, io ho il pallino di Scrivener, ma è ora di confessare la mia seconda mania, sempre made in Literature&Latte. Che poi è figlia di un’altra mania: quella di cominciare le mie riflessioni, creative e non, su uno schermo bianco, lasciando le idee libere di seguire la strada che preferiscono. Le mappe mentali servono a me, non a loro.
Scapple
Tra i software per mappe mentali lo metto per primo e senza esitazioni. Ma che cos’è esattamente Scapple? Semplice: è un altro bambino prodigio del genio che ha creato Scrivener, Keith Blount. Scapple, essendone il fratellino minore,
- è perfettamente integrato con Scrivener: le mappe mentali si possono importare, esportare e convertire in vari formati;
- ha la stessa flessibilità di Scrivener. Pur avendo molte funzioni interessanti e potenzialità (quasi) infinite, siete voi a decidere quali e quante usarne e come, a vostro gusto.
Il mio consiglio, però, è di perdere un po’ di tempo sul tutorial, per entrambi i programmi, e imparare bene a sfruttarli. Se no è come avere in garage una Ferrari e rifiutarsi di farla correre.
In questi giorni di vacanza sto scrivendo il mio piano marketing e sto usando, appunto, il sistema delle mappe mentali. Mi viene estremamente semplice aprire una mappa vuota, scrivere l’argomento di cui mi sto occupando al centro dello schermo, rifletterci su a ruota libera e annotare tutto ciò che mi passa per la testa. Quando mi sembra di avere finito, dispongo i contenuti gerarchicamente secondo la logica più utile in quel momento. Ho una mappa organizzata in ordine cronologico – attività dalla più alla meno urgente – e un’altra divisa in aree tematiche. Il principio è che nella prima fase ci butto dentro di tutto, inclusa roba che so di dover cancellare in seguito. Ma così sono sicura di non perdermi niente per strada.
Ho utilizzato le mappe mentali anche per (tentare di) risolvere un problema del romanzo. Ma di questo vi parlerò molto presto in un articolo a parte. Per farla breve, ho dovuto inserire un nuovo personaggio: quindo ho aperto una mappa nuova, ho scritto un nome al centro, nei colori che più gli si addicevano, e ho cominciato a buttar giù tutto quello che “vedevo”.
Scapple, come Scrivener, è anche molto elegante. Una volta che avete formattato le note come preferite, potete salvare le impostazioni ed esportarle in nuove note. Preciso che il programma usa il termine «notes», appunti, e non «mind maps», mappe mentali.
Per il mio piano marketing avrei potuto usare Powerpoint o anche Scrivener stesso, ma io sono sempre stata una studente “visuale”. Le mappe hanno di bello che sono molto leggibili e si possono stampare e appendere in giro, come promemoria o stimolo (a proposito, cari Autori 2.0, avete già scritto il vostro piano marketing?).
Scapple non è gratuito, ma costa solo 14,99 USD. Si può scaricare la versione di prova, che ha tutte le funzionalità e dura per trenta giornate di utilizzo effettivo (cioè, se lo usate una volta al mese vi dura trenta mesi, se lo usate tutti i giorni vi dura trenta giorni). Io ho ancora qualche giorno di prova da sfruttare, ma alla fine acquisterò senza pensarci due volte. Perché mi sono innamorata, e al cuor non si comanda.
XMind
Se Scapple è l’amore della mia vita, XMind è l’amante ufficiale. Mentre Scapple brilla per flessibilità e possibilità di personalizzazione, XMind è un po’ più rigido; in compenso, offre una serie di bellissimi modelli preformattati e, esaminandoli, vi fate praticamente un piccolo corso di marketing gratuito. Lo trovo più “accademico” di Scapple, ma più rapido ed efficiente se dovete solo prepararvi per esporre dei concetti. E infatti io lo utilizzo per preparare le mappe mentali del Laboratorio di Scrittura.
XMind ha una versione gratuita che dura per sempre e che a me è più che sufficiente. Ma, fissata come sono per i software di scrittura – anche quelli per la lista della spesa – stavo per comprarmi la versione Pro. Che costa 73 Euro, sigh, ma vi porta anche il caffè. Diciamo che se per vivere facessi l’insegnante invece che la venditrice-markettara , lo comprerei senza pensarci due volte. Un difetto: Xmind non si esporta facilmente. Per trasferirlo comodamente in ogni formato dovete avere la versione Pro. Se no, si può fare ma bisogna un po’ adattarsi.
MindMup
E questo è il mio terzo favorito. Che oltre all’interfaccia piacevole, all’agilità e alla facilità di esportazione delle mappe, ha la pregevole caratteristica di essere online e quindi accessibile da tutti i vostri dispositivi.
Perché non uso questo, visto che è così meritevole? Principalmente perché niente batte la flessibilità di Scapple, e in questo momento per me è più importante la flessibilità di utilizzo piuttosto che la portabilità. Non ho sempre una connessione disponibile e lavoro molto con Scrivener, quindi per gli altri software è un battaglia persa fin dall’inizio. Ma MindMup è eccezionale, e vi piacerà in modo particolare se conoscete e utilizzate i principali sistemi di cloud storage, come Dropbox e Google Drive. Da provare, senza ombra di dubbio.
Una citazione doverosa: Freemind
Questo è un programma che io ho abbandonato per alcuni piccoli – non solo miei – problemi di usabilità. Per esempio, lo spostamento delle varie parti della mappa non è immediato come in altre interfaccia utente. Ma visto che parliamo di mappe mentali non posso non citarvelo, e si tratta in ogni caso di un ottimo programma: voi potreste trovarvi meglio di me, quindi vi consiglierei in ogni caso di provarlo.
È un software open source – come Open Office o LibreOffice, per capirci – estremamente diffuso, che ha un grosso merito: al contrario di quel che succede, per esempio, in XMind, le mappe in Freemind si esportano molto facilmente in pdf e nei principali formati immagine. Io non lo uso più, ma se non volete spendere è un’ottima alternativa. Se leggete l’inglese, non perdetevi l’articolo di Wikipedia che ne illustra i pregi.
E voi? Usate le mappe mentali? Le create su PC o alla vecchia maniera, con carta e penna?
Sam.B dice
Scapple lo conosco e ho anche provato a usarlo ma, per una volta, mano libera e foglio bianco battono tecnologia. Non so perché, ma pur avendo amato subito il programma, non mi sono trovata bene nell’utilizzarlo.
In effetti, in questo caso particolare, non va bene niente che sia a schermo. Per le mappe mentali mi servono fogli e pennarelli ;P
Serena dice
Io giro con un sacco di pennarelli ed evidenziatori in borsa, sempre 🙂 Però Scapple, o un altro software, ha il vantaggio che poi puoi salvarti una versione bella, pulita e utilizzabile di tutto il lavoro che hai fatto. Con Scapple puoi far scomparire le cancellature e i concetti che non ti interessano, e farli riapparire se poi ti servono di nuovo. Se io usassi carta e pennarelli, alla fine mi ritroverei con un foglio pieno di pasticci illeggibili.
Marco Amato dice
Toc Toc… posso commentare? No, perché di recente credo che le mie parole facciano danno sul web.
A proposito buondì Sandra. 😉
Io utilizzo Scapple (ma vah…) perché degno compagno di Scrivener.
A proposito sei riuscita a sincronizzare Evernote a Scrivener? (Cioè una roba fantascientifica (Sandra permettimelo, piccola stoccata a Word) dove puoi avere tutti i romanzi e appunti sempre dietro, dal cellulare, al tablet, ad altri computer… )
Però non sono molto contento di Scapple. E’ potente senza dubbio. Ma la mia mente informatica richiederebbe ad esempio l’utilizzo dei diagrammi di flusso. Linee ad angoli retti, giri ricorsivi.
Su Scapple ho pianificato il mio primo romanzo. Per gli altri tre che sto scrivendo adesso però sto adoperando un mix di corkboard di Scrivener e il prezioso Excel.
Comunque non proverò gli altri software che suggerisci, perché sono restio a imparare nuovi programmi. A scuola sono stato traumatizzato. Se c’è un lettino freudiano mi stendo. Il professore mi costrinse a studiare alla perfezione il funzionamento di ORCAD (chi vuol sapere che razza di software mostro bestiale famelico contorto sia, se lo cerchi su Google 😉
Grazie al professore però Excel lo conosco come le mi taschette e posso piegarlo a qualsiasi esigenza. E poi il prof mi fece studiare quel catorcio di Word. Di Word so tutto. Ad esempio, in passato (quando era l’unico software decente in circolazione) ci ho provato a scrivere un romanzo.
Sandra come fai? Perché essendo un word processor sequenziale non hai possibilità di passare con un click da un capitolo all’altro. L’unica soluzione possibile per avere una barra laterale con i capitoli è creare la Mappa Documento. Ma la cosa paradossale è che questa funzione vitale come il pane, è nascosta e quasi nessuno la sa implementare. Roba da Microsoft.
Però con Word se saputo usare si possono anche fare cose egregie. Ad esempio anni fa, feci un corso di sceneggiatura. Chi ha mai visto una sceneggiatura all’americana sa che occorre utilizzare diverse formattazioni sequenziali fra titolo, descrizione, dialoghi… Lui aggiustava la formattazione dei paragrafi a mano! Riga dopo riga. Uomo folle! Gli creai un modello word che implementava i diversi stili della sceneggiatura. Il tutto con un semplice click. Mi avrebbe fatto una statua d’oro. Ma avrei preferito il bacio della miss se fosse stato una donna. 😉
Ok forse sto delirando. Sono i postumi della giornata post traumatica di ieri sull’Etna. Spero di non aver fatto danno con questo commento. Mi taccio.
P.s A proposito, visto che l’altro giorno mi accennavi del tuo piano marketing, su Scapple finalmente ho steso il mio. Tre fogli A4 belli zeppi. Roba da divertirsi quando sarà il momento. 😀
sandra dice
Passare con un click da un capitolo all’altro? Hai presente la rotellina sul mouse? Immagino di sì, anche se è un oggetto da museo 😀 scorro fino a trovare ciò che mi interessa, se mi perdo, capita, mi faccio dei fogli a mano che tengo sul tavolino.
Serena dice
Però lasciami spezzare una lancia in favore del Ramingo: Sandra, tu sei una vera, che ha già dei libri fuori nel mondo: io sono strasicura che tu Scrivener invece lo sfrutteresti e lo apprezzeresti. Una volta che hai tempo e voglia prova a dargli una possibilità 😉 Se decidi, dimmelo che ti recupero la traduzione italiana del tutorial ufficiale, nel forum ufficiale di Literature&Latte. Con quello non dovresti avere problemi.
Marco amato dice
Sandra posso dirti che sei mitica?
Io mi ingegno su software mirabolanti e non riesco a concludere nulla.
Tu con la desueta rotellina sfoderi un romanzo l’anno. 😉
sandra dice
Certo che puoi, anzi devi, in questi giorni ho bisogno di essere adulata.
Serena dice
Ciao, ragazzaccio. Che vai combinando in giro per il Web? Devi aggiornarmi!
Scapple: non so perché ma me l’aspettavo, che tu ne sapessi qualcosa 😛 Non ti serve a niente imparare gli altri programmi: chi usa l’accoppiata vincente Scrivener + Scapple ha già il meglio del meglio *faccetta molto compiaciuta* Però scusa, io parlavo di piano marketing: per quanto riguarda la “programmazione” di un romanzo, sono super-d’accordo che sia molto meglio usare la corkboard e giocare con le schede, vuoi mettere? Io a volte mi metto a creare strutture solo perché godo a giocherellare con le schede XD
Evernote + Scrivener: non ancora provato a sincronizzare, non mi metto a smanettare troppo perché la connessione è penosa, continua a cadere la linea e anche lasciare due commenti è un’angoscia. Ho deciso di passare da Daniele perché so che là più o meno vi becco tutti e mi tengo in contatto, poi lui posta al mattino presto quando la connessione è un pochino più veloce, sono comunque da cellulare ma credimi che anche così… Appena rientro mi rimetterò a smanettare. E mi spiace perché avevo programmato di fare un po’ di settaggi carini ai siti. Vabbè.
Solo tre fogli A4? Dilettante 😛 Ah Ah Ah! Scherzo, ma cominciamo a somigliarci pericolosamente! Non siamo gemellini separati alla nascita? Vedrai il mio, di PM 😛 e magari anche presto!
Marco amato dice
Ah quindi sei cadente… di connessione… 😀
Non mi serve imparare altri programmi? Ti giuro che se un giorno facessi qualche din din in più, farei realizzare un software giusto per le mie esigenze.
Gemelli separati alla nascita? Uhm non credo, tu razionale, io instabile. Tu blogghi, io non bloggo. Tu tarzan… Io Jane… Ehm… Facciamo Cita. 😀
Quindi avrai fatto pure tu tre pagine Scapple di piano marketing. Mumble… Devo fare la quarta allora… O spremo le cellule grigie o copio da te tutte le parti che mi mancano… Certo che se per caso abbiamo scritto le stesse cose… :O
sandra dice
AHAHAHHAHA io sono quella che usa solo un foglio word e ieri ha dovuto chiedere l’intervento del marito perchè si erano sputtanati i margini.
Apprezzo come sempre la tua tecnica e la voglia che hai di condividere le tue informazioni e scoperte. Bentornata soprattutto, attiva e in grado di alleviare il tedio cosmico che mi sta avvolgendo, ho letto anche il tuo commento sul mio commento ieri da Pennablu, grazie 😀
ps. anch’io ho bisogno di sbloccare il romanzo, forse mi farò aiutare dai tuoi suggerimenti
Serena dice
Ciao cara 😀 Bello ritrovarti nel deserto di agosto! Io avevo programmato di ricominciare col primo mercoledì di settembre, e invece… Ho scoperto che bloggare mi piace e mi manca molto più di quello che pensavo!
Grazie 🙂 Ho sempre pensato che le cose positive sono ancora meglio se condivise: vale per un bel paesaggio come per una bella storia o un trucco tecnico per fare qualcosa.
Su quel che si diceva da Daniele riconfermo, siamo super-allineate. Poi volevo riparlarne più avanti, quando toccheremo l’argomento “piano marketing”
Quanto al romanzo, resta sintonizzata su questi schermi: non so se sarò utile per lo sblocco, ma ho la speranza di riuscire almeno a farti fare una bella risata XD
Un baciottone, a prestissimo 😉