Il brainstorming è un ottimo modo per approfondire un’idea e assicurarsi che abbia davvero la forza di sostenere un intero romanzo. Un’idea che si appiattisce dopo pochi minuti di brainstorming probabilmente ti farà sbattere la testa contro la tastiera entro il terzo capitolo. Dal momento che non avrai il tempo di ripensare alla tua idea a novembre [o non vorrai perdere tempo quando cominci a scrivere seriamente, n.d.t.], è meglio arrivare ai punti critici adesso, quando hai ancora modo di riadattare il tutto.
L’obiettivo di questo esercizio di brainstorming è generare abbastanza informazioni sulla tua idea in modo che gli esercizi successivi siano più efficaci. Lascia fluire la tua creatività e genera il maggior numero possibile di sviluppi per quest’idea. Non cercare di limitare nulla in questa fase, scrivi tutto anche se non sembra pertinente o funzionale. Alcuni dettagli saranno utili, altri scompariranno, e altri daranno vita a idee ancora migliori. Questo è solo un punto di partenza.
Considera in che modo le seguenti domande potrebbero essere applicate alla tua idea. Annota tutto, e se hai diverse risposte possibili, scrivile tutte. Non sai mai quali dettagli funzioneranno meglio insieme. Nessuna idea è off limits, oggi.
Domande
Chi vuole cosa e perché?
Questo ti aiuterà a identificare il tuo (i) protagonista (i) e il conflitto centrale del romanzo.
Chi si oppone al raggiungimento di questi obiettivi e perché?
Questo ti aiuterà a determinare chi (o cosa) è il tuo antagonista e da dove verrà il conflitto del romanzo.
C’è un conflitto prevalente o un problema importante che deve essere risolto?
Questo ti aiuterà a determinare quanti conflitti potrebbero svilupparsi da questa idea (serve sia per i conflitti esterni che interni, per gli archi evolutivi dei personaggi e per le trame secondarie).
Dove potrebbero verificarsi enormi fallimenti (potrebbero rivelarsi ciò che il tuo protagonista sta cercando)?
Questo ti servirà per potenziali scene chiave dei principali punti di trama, momenti in cui la tensione potrebbe aumentare e la posta in gioco potrebbero alzarsi.
Quali situazioni si presterebbero bene alla crescita di un personaggio?
Ciò ti aiuterà a determinare quali potenziali scene o problemi possono servire l’arco del personaggio e/o la sua crescita interiore.
Esercizio: scrivi la tua idea
Dopo aver risposto a queste domande, scrivi la tua idea. Non preoccuparti se in questa fase è vaga o indefinita: l’obiettivo è quello metterla su carta in modo da poterla studiare e determinare se ha ciò che serve per diventare un romanzo. Serve anche a te per tenere traccia di quella scintilla originale di ispirazione, in modo da potervi fare riferimento quando servirà. Non è raro dimenticarsi di dove deve andare il romanzo, o di cosa ti ha ispirato all’inizio. Averlo annotato te lo ricorderà quando andrai fuori strada.
Serve anche a orientarti in modo che gli esercizi successivi siano più mirati e produttivi. Il primo passo nello sviluppo di un romanzo è avere un’idea chiara su ciò di cui vuoi scrivere.
Domani studieremo lo sviluppo del “gancio” del nostro romanzo [qui lei scrive “hook”, che nel mondo anglosassone è un termine tecnico chiarissimo. Come diavolo lo traduco in italiano? XD n.d.t.]
Questo step è approfondito nel libro di Janice Hardy Plotting your Novel – Ideas and structure.
L’articolo fa parte della serie “Dall’idea al romanzo in 31 giorni” creata originariamente da Janice Hardy sul suo sito Fiction University.
Questa traduzione è stata autorizzata dall’autrice.
Ehilà, come state? C’è qualcuno in giro che pensa di provare a fare tutte e 31 le tappe? Solo io? 😀
Grazia Gironella dice
Solo tu… non è detto. 🙂
Serena dice
…sssssììì? Che stai combinando?
Dopo metto una cosa su Facebook 😉
Grazia Gironella dice
Nieeente, dai… oppure qualcosa, forse. E’ che mi hai fatto venire voglia di fare questa cosa in buona compagnia. Sulla storia che stavo progettando ho già pensato tutto e il contrario di tutto, e non riesco a cavare un ragno dal buco… di fatto non capisco se l’idea vale qualcosa, oppure se sono in grado di scrivere questa storia. Forse devo solo provare, e male che vada mi sarà stato utile come esercizio… ehm… anche se sarebbe un lavorino di mesi/anni… 😉
Serena dice
Facciamolo, Grazia! Io sto facendo gli esercizi, ieri volevo postare la foto del mio quadernone con la copertina e i primi appunti, ma non ce l’ho fatta, la posterò qui magari. Pare che funzioni: le domande fanno pensare, stimolano. E a novembre scrivo. Let’s do it together!
Daniele Imperi dice
Hook dovrebbe essere “aggancio”, cioè agganciare il lettore.
Serena dice
E sì che è quello. Ma ti assicuro che se lo ripeti troppe volte fa orrore, ahimè lo vedrai domani (non c’è qua in giro una faccina che piange disperata?)